L’atmosfera che si respira lungo via San Gregorio Armeno è il risultato di secoli di storia, tradizioni artigianali e identità napoletana. Questa strada nel cuore del centro storico di Napoli è oggi universalmente conosciuta come la “via dei presepi”, un luogo in cui la creatività popolare incontra un patrimonio culturale profondissimo. Tuttavia, per comprendere davvero perché sia diventata un simbolo così forte, è necessario risalire alle sue origini, alla storia del quartiere e alla figura di san Gregorio illuminatore, da cui la via prende il nome.
Dove si trova San Gregorio Armeno

San Gregorio Armeno si trova nel pieno del centro antico di Napoli, in una delle parti più stratificate della città. La via collega due assi urbani fondamentali del decumano maggiore e del decumano inferiore, meglio conosciuti come via dei Tribunali e via San Biagio dei Librai. Questa posizione non è casuale. La zona è da sempre un punto di convergenza tra attività religiose, mercantili e artigianali, ed è proprio questa concentrazione di funzioni a definirne l’identità.
Passeggiare lungo San Gregorio Armeno significa percorrere una parte di Napoli in cui ogni dettaglio testimonia un’epoca diversa. Le botteghe affacciate sulla strada, le chiese e i resti archeologici presenti nelle aree circostanti ricordano che l’intera zona sorge su un antico luogo sacro dedicato alla dea romana Cerere. La via prese poi il nome di strada Nostriana dal vescovo Nostriano, che nel V secolo istituì in questa zona il primo ospedale destinato ai poveri malati. Inoltre, la via permette di muoversi facilmente verso le principali attrazioni del centro storico, come il duomo, San Domenico Maggiore e il complesso monumentale di Santa Chiara.
Perché si chiama San Gregorio Armeno e chi era il santo

Il nome della via deriva dal vicino monastero di San Gregorio Armeno, fondato tra VIII e IX secolo da monache armene che giunsero a Napoli durante le persecuzioni iconoclaste. Queste religiose portarono con sé reliquie di San Gregorio illuminatore, padre spirituale dell’Armenia e figura fondamentale per la cristianizzazione del paese. Il monastero divenne un luogo di culto importante e diede il nome all’intera strada.
San Gregorio illuminatore, vissuto tra III e IV secolo, è considerato l’apostolo degli armeni per aver trasformato l’Armenia nel primo Stato ufficialmente cristiano. La sua vita è segnata da persecuzioni, anni di prigionia e una profonda opera di evangelizzazione che lasciò un’impronta duratura nella storia religiosa del suo popolo. Nella chiesa di San Gregorio Armeno è conservato il cranio del santo, insieme a catene e frammenti di verghe usate per la sua tortura.
Perché è considerata la via dei presepi

La tradizione dei presepi a San Gregorio Armeno affonda le radici nel mondo romano. In epoca pagana la zona era sede di botteghe che realizzavano statuette votive dedicate alla dea Cerere. Con l’avvento del cristianesimo, questa produzione venne reinterpretata in chiave religiosa, fino a trasformarsi nella realizzazione delle figure del presepe.
A partire dal Settecento, periodo d’oro del presepe napoletano, San Gregorio Armeno divenne il centro indiscusso della produzione presepiale. Gli artigiani iniziarono a creare non solo figure sacre, ma anche statuine che raccontavano la vita quotidiana, i mestieri tradizionali e i personaggi popolari. Questa caratteristica rende ancora oggi il presepe napoletano un’opera unica, capace di rappresentare insieme sacro e profano.
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, la produzione presepiale non è stagionale. Molte botteghe lavorano tutto l’anno, accogliendo visitatori e appassionati che desiderano acquistare statuine personalizzate o realizzate secondo le tecniche tradizionali. È questa attività continua che mantiene viva la fama di San Gregorio Armeno come via dei presepi.
Cosa vedere a San Gregorio Armeno
Il cuore dell’esperienza resta la visita alle botteghe, alcune delle quali attive da generazioni. Qui si possono osservare artigiani al lavoro, acquistare statuine classiche o personalizzate e scoprire i diversi materiali impiegati: dalla terracotta alla cartapesta, fino alle composizioni più elaborate che includono sughero, stoffe pregiate e piccole meccaniche.
La chiesa e il monastero di San Gregorio Armeno

La chiesa di San Gregorio Armeno, con il suo interno riccamente decorato, è un esempio prezioso di barocco napoletano. Assieme al complesso monastico adiacente, rappresenta uno degli edifici religiosi monumentali più antichi, imponenti e significativi dell’intera città. La chiesa raccoglie sessantadue scene affrescate da Luca Giordano, configurandosi come uno dei lavori pittorici più rilevanti dell’artista. Il monastero, ancora oggi attivo, conserva parte dell’antica struttura originaria e custodisce reliquie e testimonianze della presenza armena a Napoli. Ammirevoli la Cappella della Madonna dell’Idra, l’ingresso e il chiostro monumentali.

I vicoli e le architetture circostanti
San Gregorio Armeno è anche un’ottima base per esplorare il centro storico. A pochi passi si trovano San Lorenzo Maggiore, il duomo e l’obelisco di San Gennaro. La vicinanza con le principali attrazioni rende la visita della zona particolarmente agevole e ricca di suggestioni.
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Eventi in programma per Natale 2025
Per il Natale 2025, il percorso degli artigiani lungo San Gregorio Armeno sarà attivo da metà novembre fino al 7 gennaio 2026. Durante questo periodo la via resterà aperta tutti i giorni con orari prolungati, generalmente dalle prime ore del mattino fino alla tarda serata.
Sono previste esibizioni musicali itineranti, accensioni scenografiche e aperture straordinarie delle botteghe storiche con dimostrazioni dal vivo. Non mancheranno mostre dedicate al presepe napoletano nei musei della città, in particolare presso il complesso di San Domenico Maggiore e nella sede dell’associazione dei maestri presepiali.
Informazioni pratiche per la visita
Nel periodo natalizio la via è molto affollata, pertanto è consigliabile raggiungerla a piedi o con i mezzi pubblici, evitando le ore di maggiore affluenza. Le zone limitrofe sono servite da metropolitana, autobus e linee ferroviarie locali. Si suggerisce di programmare la visita nelle prime ore del giorno o nei giorni feriali per muoversi con maggiore tranquillità e godere appieno dell’atmosfera.
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