I Giardini Reali di Venezia: storia, curiosità e cosa vedere

I Giardini Reali di Venezia

I Giardini Reali di Venezia rappresentano uno degli spazi verdi più suggestivi del centro storico, collocati tra Piazza San Marco e il Bacino marciano. Nonostante la densità urbana della zona, questi giardini offrono un’oasi di quiete e un importante valore storico, architettonico e botanico. L’area un tempo era occupata dai Granai di Terra Nova e nel XIX secolo fu trasformata in giardino collegato alle Procuratie Nuove e al Palazzo della Corona. Dopo anni di degrado e chiusura, il complesso è stato restaurato e riaperto al pubblico nel dicembre 2019, diventando nuovamente fruibile come spazio monumentale e paesaggistico urbano.

I giardini reali di Venezia: storia: origini e trasformazioni

I Giardini Reali di Venezia
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La nascita dei Giardini Reali di Venezia è strettamente legata al piano napoleonico di riforma dell’area Marciana. Nel 1806 Napoleone Bonaparte decise di destinare le Procuratie Nuove a sede del Palazzo della Corona. L’11 gennaio 1807 prese il via il progetto di sistemazione del terreno retrostante il palazzo. Qui si trovavano i Granai di Terra Nova, magazzini e botteghe risalenti al Medioevo e per questo realizzati in un pregevole stile gotico. L’architetto Giovanni Antonio Antolini studiò per primo l’area con l’obiettivo di collegare il palazzo e la zona marittima attraverso spazi verdi e passeggiate sul bacino.

Con la caduta di Napoleone e l’arrivo degli austriaci, i giardini subirono modifiche e rifacimenti. Tra il 1815 e il 1817 fu costruita una serra sul ponte della Zecca, mentre sull’altro lato fu eretta una “Coffee House” in stile neoclassico su progetto di Lorenzo Santi. In seguito, nel 1857, il viale lungo la riva fu separato dai giardini e reso accessibile al pubblico, mentre i giardini restarono destinati alla corte. Nel 1872 fu edificato un ponte in ferro sul Rio della Zecca per permettere l’accesso diretto dalle Procuratie. Alla fine del XIX secolo si aggiunse un pergolato in ghisa, che divenne elemento caratteristico del luogo.

Nel 1920 i giardini furono definitivamente aperti al pubblico e affidati al Comune. Tuttavia, nel corso del Novecento, il complesso cadde in uno stato di abbandono progressivo. Per contrastare il degrado, nel 2014 il governo italiano affidò la concessione del sito alla Venice Gardens Foundation per 19 anni, incaricandola del restauro e della conservazione. Il progetto, sostenuto da Generali Assicurazioni, è stato guidato dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone. Dopo l’intervento, i Giardini Reali sono stati riaperti nel 2019 in tutta la loro bellezza rinata.

Caratteristiche architettoniche e botaniche

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Lo spazio dei Giardini Reali di Venezia si estende su circa 5.500 metri quadrati e si colloca tra le Procuratie Nuove e il Bacino di San Marco. Il perimetro è delimitato su tre lati dal Rio della Zecca e dai prospetti delle Procuratie e della Biblioteca Marciana, mentre il lato verso il bacino si apre con una fondamenta lungo l’acqua.

Dal punto di vista botanico, il giardino ospita specie arboree secolari, fioriture stagionali e percorsi vegetali che alternano zone ombrose e spazi aperti. Il progetto ha previsto la cura delle alberature, la scelta di specie adatte al clima lagunare e il reinserimento di elementi paesaggistici coerenti con l’architettura storica. Il pergolato in ghisa, articolato in circa 23 campate di tre metri ciascuna, è uno dei segni distintivi del giardino. Protegge il viale principale e offre una struttura elegante entro cui passeggiare anche quando il cielo è coperto.

Il restauro dei Giardini Reali di Venezia coinvolse anche la sistemazione del suolo e la gestione delle acque e delle reti vegetali  per garantire che il giardino non sia solo un contenitore decorativo, ma un organismo vivente in equilibrio. Le prospettive tra vegetazione e vuoti visivi verso il bacino creano giochi di luce e scorci che invitano a un’osservazione attenta dell’ambiente urbano lagunare.

Cosa vedere nei Giardini Reali oggi

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Attraversare i Giardini Reali di Venezia significa accedere a un percorso tra architettura, paesaggio e memoria urbana. Il visitatore può iniziare dall’ingresso in Riva degli Schiavoni, presso l’uscita del molo del vaporetto San Marco-Giardinetti. L’accesso è gratuito e in periodo estivo gli orari vanno dalle 8:30 alle 19:30, mentre in inverno l’apertura è dalle 9:00 alle 17:00.

Tra gli elementi architettonici da notare c’è il ponte levatoio che collega i giardini alle Procuratie, un collegamento storico che richiama l’idea di un palazzo connesso al verde e direttamente alla laguna. È interessante osservare la Coffee House ottocentesca e la serra in prossimità del lato lagunare, ricostruite o restaurate nel contesto del progetto generale.

Le passeggiate tra le aiuole permettono di ammirare le alberature mature e il pergolato in ghisa, oltre ai viali che conducono ai bordi del bacino, offrendo scorci sull’acqua e sull’architettura marciana. I giochi di luce sugli specchi d’acqua del bacino e i riflessi delle Procuratie completano l’esperienza. In alcune stagioni, il giardino ospita eventi culturali, concerti, esposizioni all’aperto e iniziative temporanee che valorizzano la qualità dello spazio verde come luogo vivo della città.

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Curiosità e fatti meno noti

Un aspetto curioso è che i Giardini Reali furono concepiti per essere “reali” nel senso letterale. Essi erano destinati all’uso della corte imperiale e non al pubblico, almeno fino al 1920, quando furono finalmente aperti. Il pergolato in ghisa, che oggi è uno degli elementi più suggestivi, apparve solo a fine Ottocento, quando il giardino era ormai consolidato.

Durante il periodo di degrado, strutture incongrue aggiunte nel tempo occuparono alcune parti, deturpandone la geometria originale. Nel restauro, molte di queste sono state rimosse per ridare leggibilità al disegno dei viali e delle aree verdi. Il progetto ha guardato anche ai cicli naturali. Foglie cadute e detriti vegetali sono gestiti secondo criteri di compostaggio e recupero, per restituire al terreno sostanze nutritive e promuovere un’ecologia urbana sostenibile.

Fruibilità e utilizzo contemporaneo

Oggi i Giardini Reali sono concepiti come uno spazio pubblico accessibile, capace di accogliere cittadini e turisti con orari regolari e attività programmate. Le attività culturali temporanee, mostre, concerti e iniziative all’aperto arricchiscono la fruizione, trasformando il giardino in un “ponte verde” tra il tessuto urbano e la laguna.

Il progetto di gestione punta alla sostenibilità. Manutenzione costante, cura botanica e controllo dell’uso del suolo permettono al giardino di sopportare il passaggio dei visitatori senza compromettere l’equilibrio ecologico. Attraverso panchine, viali dritti e percorsi adatti anche a chi non ha grande confidenza con il verde, il sito mira a essere uno spazio inclusivo.

I Giardini Reali, grazie al restauro, sono diventati nuovamente un punto di riferimento per chi vuole vivere Venezia non solo come città d’arte, ma anche come città di giardini e relazioni ambientali. L’equilibrio tra storia architettonica, paesaggio e fruizione contemporanea rende questo luogo un esempio significativo di rigenerazione urbana centrata sul verde.

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Informazioni e Accoglienza Turistica Venezia

Gli uffici per informazioni, biglietteria (trasporti pubblici, musei, chiese, teatri, spettacoli e concerti), tour, mappe e guide e merchandising si trovano a:

  • Venezia, Piazza San Marco 71/f
    Il negozio situato vicino all’Agenzia Venezia Unica di Piazzale Roma è raggiungibile telefonicamente al numero +39 041 2722283.
  • Venezia, Stazione FS Santa Lucia, Cannaregio 54 C-D di fronte all’imbarcadero Actv A-B
  • Aeroporto Internazionale Marco Polo (zona arrivi) Mestre, via Lazzari 32 (vicino a Piazzale Cialdini)
  • Dolo, Via Matteotti (15H)

Per eventuali richieste turistiche su luoghi ed eventi in città, gli interessati possono scrivere una mail a info@veneziaunica.it o contattare il call center al numero 041.041.

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