Nel cuore dell’isola della Giudecca a Venezia si può visitare un luogo che ha atteso secoli per essere svelato al pubblico: l’Orto Giardino del Convento della Chiesa del Santissimo Redentore, noto anche come In Venetia Hortus Redemptoris. Per quasi cinquecento anni questo spazio verde è stato uso privato dei frati Cappuccini per coltivazioni, meditazione e vita comunitaria, rimasto quasi interamente chiuso e poco visibile agli abitanti della città. Solo di recente, grazie a un progetto di restauro filologico e botanico, il giardino è stato riportato in vita, aprendo porte, viali, pergolati e viste inedite sulla laguna, offrendo un’esperienza che unisce natura, storia, spiritualità e bellezza.
Storia e restauro dell’Orto Giardino del Redentore

L’Orto Giardino del Redentore è parte del complesso della Chiesa del Santissimo Redentore, un monumento votivo edificato dopo la terribile peste del 1575-76. La chiesa fu progettata da Andrea Palladio, ma il giardino aveva funzioni complementari. Era orto, giardino dei semplici per la farmacia del convento, frutteto, area di preghiera e produzione agricola. I frati Cappuccini vi svolgevano mansioni di sostentamento e cura, conferendo al luogo un carattere di autosufficienza e sacralità, in perfetta armonia con la spiritualità francescana.
Negli anni il giardino ha subito degrado, abbandono e ripetuti danni. Nel 2021 la Venice Gardens Foundation ha ottenuto l’affido del sito dalla Curia Provinciale dei Cappuccini con autorizzazioni necessarie dalle autorità competenti. È stato avviato un restauro che ha coinvolto l’architetto paesaggista Paolo Pejrone per la parte vegetale e l’architetta Alessandra Raso per quella architettonica, con particolare cura ai materiali di recupero, al rispetto della pianta originaria, alla botanica storica e alla riapertura al pubblico.
I lavori dell’Orto Giardino del Redentore hanno interessato circa un ettaro di territorio, includendo il restauro delle Antiche Officine del convento, la Serra, la vasca delle ninfee, la cavana, l’Apiario, i frutteti, i pergolati, oltre al recupero di specie tipiche come ulivi, cipressi, erbe aromatiche, piante da fiore e alberi da frutto. È stato un intervento complesso, che ha voluto restituire non solo l’aspetto estetico, ma anche la funzione originaria: coltivare, nutrire, offrire rifugio, meditazione e bellezza.
Cosa vedere nell’Orto Giardino del Redentore

Entrando nell’Orto Giardino del Redentore si trova subito la struttura a croce del pergolato, lungo circa quattrocento metri, su cui si arrampicano glicini, rose, uva. Questo pergolato delimita visivamente e fisicamente i viali principali e crea un effetto di passaggio mentre si cambia zona: ombra, luce, profumi diversi. Al centro, una vasca con ninfee e fiori di loto offre un punto focale che riflette il cielo, la laguna e le canne intorno; è luogo ideale per la contemplazione.
Ci sono aree dedicate all’orto e al frutteto. Zucchine, carciofi, ortaggi vari convivono con alberi da frutto, ulivi e piante mediterranee, riproponendo il modello dell’“hortus simplicium”, il giardino dei semplici, dove si coltivavano non solo per nutrire ma per curare. Le specie officinali non mancano. Le erbe utilizzate per la farmacopea antica dei frati sono state reinserite, così come fiori ornamentali destinati agli altari. Anche i boschetti e le zone più selvatiche, con pitosfori e spazi verso la laguna, permettono di cambiare ritmo, respirando sensazioni diverse.
Parte significativa del complesso sono le Antiche Officine del convento, restaurate per ospitare sale espositive, laboratori, eventi culturali, mostre fotografiche sul restauro. Il Caffè “In Venetia Hortus Redemptoris” con dehors guarda verso la laguna e le isole vicine. Dalla terrazza o frontalmente verso il Redentore si gode di vedute su San Marco, su Sacca Sessola, su San Clemente: scorci che un tempo erano visibili solo dai frati, ora condivisi con chi visita.
Un altro aspetto da non perdere è l’apicoltura. Sono state installate arnie per le api e viene fatta la smielatura, rendendo l’orto vivo non solo grazie alle piante, ma anche grazie agli insetti che sono parte integrante del funzionamento ecologico del giardino. Questo contribuisce anche all’idea di un giardino sostenibile, dove la biodiversità è protetta e valorizzata.
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Importanza culturale e botanica
L’Orto Giardino del Redentore si inserisce in una tradizione veneziana antica, quella dei giardini conventuali e degli orti dei semplici, dove la conoscenza botanica si mescolava con la spiritualità, con cura delle erbe medicinali, coltivazione del cibo, riflessione e isolamento. Questo luogo era, fin dal XVI secolo, parte integrante della vita monastica, non solo come strumento di sostentamento, ma come sintesi tra utile, bello e sacro.
Dal punto di vista botanico l’Orto Giardino oggi vanta oltre 2.500 piante, comprese specie mediterranee, arbusti, alberi da frutto, erbe aromatiche, piante da fiore stagionali. I documenti storici, insieme ai manoscritti dell’Ordine Cappuccino con elenchi di piante coltivate, antiche ordinazioni e mappe, hanno guidato la scelta delle specie. Il restauro filologico ha tentato di ricostruire la disposizione originaria dei viali, dei pergolati, delle serre, dei frutteti. Si sono incorporati materiali recuperati come pietra d’Istria, legno di castagno per strutture come pergolati e cavana.
La Chiesa del Santissimo Redentore alla Giudecca è uno dei capolavori dell’architettura veneziana, progettata da Andrea Palladio e consacrata nel 1592. La sua costruzione avvenne come voto della città dopo la peste del 1575-77 e ancora oggi è al centro della celebre Festa del Redentore che si svolge ogni luglio. Accanto alla chiesa sorge il convento dei frati Cappuccini, parte integrante del complesso.
Informazioni pratiche per la visita
L’Orto Giardino del Convento della Chiesa del Santissimo Redentore si trova all’indirizzo Giudecca 194, nel Comune di Venezia. L’accesso al pubblico è consentito il giovedì, venerdì e sabato, con orari che variano a seconda delle stagioni. In particolare, dal 1° novembre al 31 marzo, le visite sono possibili dalle 10 alle 16.30. Dal 1° aprile al 31 maggio, l’orario si estende fino alle 17.30, mentre dal 1° giugno al 20 settembre, i cancelli rimangono aperti fino alle 19.30. Infine, dal 21 settembre al 31 ottobre la chiusura è nuovamente anticipata alle 17.30. I giardini restano chiusi il Mercoledì delle Ceneri, la Settimana Santa, il 4 ottobre in occasione di San Francesco e il 25, 26 e 31 dicembre, il 1° e il 6 gennaio. Il biglietto intero costa 12 euro, quello ridotto 6 euro per determinate categorie come residenti, bambini o soci convenzionati.
Il giardino dispone di servizi accessori come il caffè con vista sulla laguna, che utilizza prodotti bio raccolti nell’orto, oltre a spazi per eventi, mostre e meditazione. Vi è accessibilità per persone con disabilità previa informazione. È raggiungibile con i vaporetti fino alla fermata Redentore sulla Giudecca, segnaletica chiara all’interno dell’area verde, aree di sosta e panchine. Si consiglia di verificare orari aggiornati ed eventuali chiusure per eventi o manutenzioni prima di programmare la visita, soprattutto nei periodi di bassa stagione.
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