Situata nel cuore del continente, incastonata tra Belgio, Germania e Francia, la città di Lussemburgo è un nodo geografico e culturale dove rotte storiche e visioni contemporanee si incontrano senza forzature. Capitale di uno Stato piccolo per estensione ma ampio per influenza, combina fortificazioni secolari e architetture d’avanguardia, tradizioni locali e dinamismo internazionale. Il suo profilo urbano su più livelli — terrazze, bastioni, ponti, ascensori panoramici — la rende una città verticale, scenografica in ogni stagione. Ecco quali sono le cose da vedere a Lussemburgo.
Una capitale tra passato e modernità

L’assetto altimetrico di Lussemburgo dà vita a un continuo dialogo tra città alta e città bassa: scale, viottoli, belvederi, la spettacolare Terrasse de la Corniche, i ponti storici e le passerelle collegano quartieri e epoche. In un’area relativamente compatta si concentrano musei, parchi, siti archeologici, teatri e sale da concerto. Al margine nord-est, il plateau di Kirchberg ospita il cuore istituzionale europeo e l’architettura contemporanea. La capitale è sede di Corte di giustizia dell’Unione europea, Corte dei conti europea, Banca europea per gli investimenti e segreterie di altre istituzioni. Una presenza istituzionale e diplomatica che ha plasmato economia, demografia e immaginario, facendo della città un laboratorio di multilinguismo (lussemburghese, francese, tedesco) e di cooperazione.
Le origini medievali: dal “Lucilinburhuc” alla roccaforte d’Europa

La storia documentata di Lussemburgo comincia nel 963, quando il conte Sigfrido acquistò un piccolo fortilizio su uno sperone che domina l’Alzette. E’ il cosiddetto “Lucilinburhuc”, “piccolo castello”, il nucleo più antico della città. Nei secoli, l’insediamento cresce e si fortifica con mura, torri, bastioni. Durante i periodi asburgico, spagnolo, francese e prussiano, la piazzaforte viene ripetutamente potenziata fino a diventare una delle più temute d’Europa.
Tra XVII e XIX secolo vengono scavate le celebri casematte, chilometri di gallerie sotterranee a uso militare fino a formare una città nella città, capace di ospitare truppe, artiglierie, scorte e, in emergenza, parte della popolazione. Simbolo di potenza e contesa, Lussemburgo cambia più volte bandiera fino al Trattato di Londra del 1867, che sancisce la neutralità permanente e avvia lo smantellamento di gran parte delle opere difensive. Molte sezioni, tuttavia, si salvano e oggi costituiscono un patrimonio UNESCO di altissimo valore.
Cose da vedere a Lussemburgo: il centro storico e la città alta

Tra le cose da vedere a Lussemburgo spicca certamente il centro storico che si configura come un reticolo di strade acciottolate, piazze dall’impianto scenografico, giardini pensili e bastioni. La Gran Rue è la promenade pedonale costellata di boutique, librerie, caffè storici. Da qui si apre Place d’Armes, salotto cittadino animato da mercatini, eventi, rassegne musicali. Poco distante, Place Guillaume II ospita la statua equestre del sovrano olandese e il mercato; da questa piazza si raggiungono in pochi minuti il palazzo granducale e la Cattedrale di Notre-Dame. La città alta è anche scenario di belvederi continui: ogni rientranza delle mura regala prospettive inattese su Grund, Pfaffenthal e le vallate verdi.

Il Palazzo Granducale, raffinato esempio di civile rinascimentale fiammingo, nasce come municipio nel XV secolo e diventa nel XIX la residenza ufficiale del capo dello Stato. Facciate scandite da bifore, balconi in ferro battuto, tetti aguzzi; all’interno, sale di rappresentanza utilizzate per cerimonie, firme e incontri ufficiali (visitabili talvolta in stagioni dedicate). A poca distanza s’alza la Cattedrale di Notre-Dame del XVII secolo. Rappresenta un ibrido armonioso di tardo gotico, rinascimentale e barocco. Nella navata si venera la Madonna Consolatrice degli Afflitti, patrona del Paese. La cripta custodisce sepolture della famiglia granducale e cappelle di pregio, in un silenzio che sa di memoria.
Fortificazioni, casematte e memoria delle guerre

Tra le cose da vedere a Lussemburgo non possono mancare le famose fortificazioni che larga parte hanno avuto nella storia della capitale. Le casematte del Bock — le più celebri — si addentrano nella roccia con un intreccio di corridoi e nicchie. Si tratta di un percorso musealizzato, con pannelli, ricostruzioni e installazioni, racconta la funzione militare e, più tardi, il riuso come rifugio per civili durante le guerre mondiali.
Accanto, la cripta archeologica svela le disverse fasi costruttive stratificate, dal medioevo all’età moderna. Sul versante sud, le Pétrusse Casemates integrano il sistema di bastioni spagnoli. All’esterno, il Parco della Pétrusse offre viali alberati, prati e scorci sui ponti monumentali, un contrappunto verde alle murature storiche.
Monumenti, belvederi e spazi simbolici

Continuiamo il nostro itinerario tra le cose da vedere a Lussemburgo con la Place de la Constitution, sospesa sul margine della città alta e dominata dalla Gëlle Fra (“donna d’oro”), monumento ai caduti della Prima guerra mondiale. Il suo basamento diventa terrazza panoramica su Grund e sulla maestosa arcata del ponte Adolphe (inizi del XX secolo), icona dell’ingegneria in pietra e simbolo dell’apertura al progresso.
Il ponte oggi ospita, sotto la sede stradale, una passerella ciclopedonale con viste vertiginose sulla valle. Il vicino Chemin de la Corniche, rinominato “il balcone più bello d’Europa”, corre lungo le mura e offre prospettive spettacolari: da qui, a zig-zag tra bastioni e giardini, si scende verso il Grund o si devia per Clausen, tra scorci da cartolina e racconti di quartiere.
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Palazzi storici e moderni

L’identità urbana novecentesca di Lussemburgo passa per edifici simbolici come il Palazzo dell’ARBED, già quartier generale della grande compagnia siderurgica nazionale. Inaugurato nel 1922 in un solido stile neorinascimentale, il complesso impone la sua presenza con facciate ritmate, cornici scolpite e un’impostazione simmetrica che dialoga con la monumentalità del centro storico. Il Palazzo della Spuerkeess (Cassa di Risparmio di Stato), in stile eclettico con innesti neogotici e neorinascimentali, è riconoscibile per la torre angolare e l’affaccio scenografico sul ponte Adolphe.
Il Palazzo delle Poste, realizzato agli inizi del Novecento, si distingue invece per sobrietà funzionale, proporzioni misurate e un linguaggio architettonico che privilegia l’efficienza. All’interno, saloni storici decorati ospitano ancora oggi cerimonie e attività pubbliche. Fuori dal perimetro più battuto del centro, nel quartiere Rollingergrund, emerge infine il Castello di Septfontaines, eretto nel XVIII secolo dalla famiglia Boch, all’origine della celebre manifattura di ceramiche Villeroy & Boch. La residenza, raccolta e armoniosa, ricorda la stagione in cui imprenditoria e gusto illuminista si incontravano nella forma del palazzo di rappresentanza.
Musei e spazi culturali: un mosaico d’eccellenza
La città di Lussemburgo offre un ecosistema museale sorprendentemente ampio e sfaccettato, capace di parlare a pubblici diversi senza perdere coerenza. Il Museo Nazionale di Storia e Arte (MNHA), affacciato sull’area del Marché-aux-Poissons, intreccia archeologia, storia e arti applicate in un percorso che va dal Neolitico all’età moderna. Reperti gallo-romani, oreficerie medievali, collezioni numismatiche e sale dedicate alla pittura e alla scultura europee creano un racconto stratificato dell’identità del Paese. Il Museo della Città di Lussemburgo, poco distante, adotta una chiave più immersiva. Modelli in scala, fotografie d’epoca, filmati e documenti originali restituiscono l’evoluzione urbana tra fortificazioni, piani ottocenteschi e trasformazioni contemporanee.
Il Mudam – Museo d’Arte Moderna Granduca Jean alterna mostre temporanee di rilievo internazionale e allestimenti della collezione con opere che spaziano tra installazioni, pittura, fotografia e pratiche performative. L’edificio si innesta con eleganza sulle strutture storiche del Fort Thüngen. A completare il quadro, Villa Vauban — museo d’arte situato in un parco all’inglese — presenta raccolte dei secoli XVIII e XIX e mostre tematiche di taglio curatoriale. Casino Luxembourg – Forum d’Art Contemporain funge da laboratorio per la ricerca artistica, con residenze, talk e progetti che mettono in rete artisti e comunità. Il calendario cittadino è fitto tutto l’anno.
I quartieri più iconici

Tra le cose da vedere a Lussemburgo non possono mancare i suoi quartieri più iconici. Grund, disteso nella parte bassa lungo il corso dell’Alzette, è uno dei quartieri più suggestivi della capitale. Case tradizionali dalle facciate regolari, stradine acciottolate e ponticelli in pietra disegnano un paesaggio intimo, quasi sospeso nel tempo, che al tramonto si accende di riflessi sull’acqua. La vocazione conviviale è parte del suo DNA: ristoranti, pub e gallerie d’arte scandiscono la notte, mentre l’Abbazia di Neumünster, riconvertita in centro culturale polivalente, ospita mostre, concerti, festival e iniziative sociali.
Salendo verso la città alta si incontra Pfaffenthal, collegato al plateau tramite un ascensore panoramico con passerella in vetro: un collegamento funzionale che è anche esperienza, grazie al colpo d’occhio sulle vallate e sulle cortine murarie. Il quartiere conserva un tessuto residenziale storico, fatto di edifici minuti, giardini interni e un forte senso di appartenenza locale. Laboratori artigiani, piccole botteghe e caffè di vicinato disegnano una quotidianità autentica che ben rappresenta la dimensione “umana” di Lussemburgo.

Più a est, Clausen offre un’altra tessitura. Un tempo cuore birrario della città, oggi alterna le vestigia industriali — cortili, capannoni rifunzionalizzati, insegne storiche — a una vivace vita serale. Ristoranti e locali si affacciano sulle vie che costeggiano l’Alzette. Il quartiere di Kirchberg, collegato alla città alta dal Pont Grande-Duchesse Charlotte (il “red bridge”), è un manifesto di urbanistica contemporanea. Troviamo sedi istituzionali avvolte nel vetro, sculture e installazioni, il Philharmonie di Christian de Portzamparc che disegna un’ellisse di colonne bianche per una delle migliori sale da concerto d’Europa.
Natura e dintorni: il Geopark Mëllerdall

A 30 km a nord-est di Lussemburgo, il Mëllerdall Natur & Geopark della rete UNESCO offre gole in arenaria e boschi fitti. Tra le sue attrazioni il celebre Mullerthal Trail, con varianti per tutti i livelli e la suggestiva Schiessentümpel, cascata da cartolina. Facile da raggiungere con mezzi pubblici o auto, il geoparco rappresenta l’altra faccia del Granducato: natura tutelata e paesaggi scolpiti dal tempo.
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Vivere la città: eventi, trasporti e uffici di informazioni turistiche
Lussemburgo è città di feste e stagioni. A fine estate, la storica Schueberfouer anima il Glacis con luna park e tradizioni. Il National day di giugno accende parate e fuochi; mercatini e illuminazioni trasformano l’inverno in un villaggio diffuso. In tavola, accanto ai classici judd mat gaardebounen (spalla di maiale con fave), bouneschlupp (zuppa di fagiolini), bouchée à la reine, arrivano i vini della Mosella.
Muoversi è semplice. Dal 2020 i trasporti pubblici sono gratuiti su tutto il territorio nazionale (tram, bus, treni regionali), una scelta pionieristica che facilita l’accesso ai quartieri e riduce l’impatto ambientale. Ascensori pubblici, scale mobili e funicolari urbane colmano con naturalezza i dislivelli.
Per informazioni e supporto ai visitatori puoi rivolgerti ai seguenti punti ufficiali:
- Luxembourg City Tourist Office – Place Guillaume II, L-1648 Luxembourg
- Gare Centrale Welcome Point – 11, Place de la Gare, L-1616 Luxembourg
In entrambe le sedi trovi mappe gratuite, brochure aggiornate, suggerimenti per itinerari tematici, assistenza nella prenotazione di visite guidate e consigli pratici su eventi, trasporti e musei.