Cose da vedere a Pescasseroli e la sua storia

Cose da vedere a Pescasseroli

Situato nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Pescasseroli è un borgo di particolare rilievo sia per il suo valore naturalistico sia per l’importanza storica e culturale che riveste nell’ambito dell’Appennino centrale. Questo borgo montano, circondato da boschi secolari, rappresenta una meta di interesse crescente per i visitatori in cerca di esperienze autentiche e legate alla tradizione. Ecco le cose da vedere a Pescasseroli e la sua storia.

Pescasseroli dove si trova

Il territorio comunale di Pescasseroli, interamente compreso nell’area tutelata del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, si colloca all’interno del bacino idrografico dell’Alto Sangro, in Abruzzo. Si trova adagiato in una valle montana che discende dal valico di Gioia Vecchio, conosciuto anche come Passo del Diavolo, a 1400 metri sul livello del mare, fino a una conca montana a quota 1167 metri, nel cuore del massiccio dei Monti Marsicani. A occidente, l’area è delimitata dal gruppo della Montagna Grande, nonché dal Monte Marsicano, che con i suoi 2253 metri rappresenta una delle cime più rilevanti della zona e funge da spartiacque naturale con la vallata di Scanno.

La storia di Pescasseroli

Il territorio di Pescasseroli ha rivestito un ruolo di rilievo fin dall’antichità, in particolare come punto terminale delle rotte della transumanza sin dai tempi dei Sanniti. La zona risentì anche dell’influenza dei Marsi e dei Peligni, popolazioni italiche che vi transitarono prima della completa romanizzazione.

L’età antica

L’alta Val di Sangro fu, in epoca preromana, terra di transito per i Marsi, i Peligni e i Sanniti pentri, e con la successiva romanizzazione fu inclusa nei territori agricoli della città volsca di Atina e, più a sud, della pentra Aufidena. Nonostante la conquista romana, il territorio altosangrino non subì modificazioni drastiche, mantenendo una sua coerenza amministrativa e territoriale.

storia di pescaserroli
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Elemento centrale dell’economia e della cultura storica del luogo fu il tratturo Pescasseroli-Candela, via della transumanza che collegava gli alti pascoli abruzzesi al Tavoliere delle Puglie. Esteso per 211 chilometri, rappresentava uno dei principali itinerari pastorali dell’Italia meridionale. Conferì a Pescasseroli un’importanza economica strategica per secoli.

Il Medioevo ed epoche successive

Pescasseroli cosa vedere
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Nel periodo medievale, il nucleo originario dell’abitato si raccolse attorno a un castello-recinto eretto sull’altura che domina il borgo attuale, oggi identificabile con le rovine delle torri di Castel Mancino, risalente all’XI secolo. Il sito era allora noto con il toponimo di “Serule”, divenuto in seguito “Pesculum ad Serule”. A partire dal XIV secolo, il centro fortificato fu progressivamente abbandonato in favore di un insediamento più a valle, più accessibile e adatto allo sviluppo agricolo e pastorale.

Pescasseroli fece parte dei possedimenti della famiglia Borrello, e successivamente, come suffeudo, della potente casata dei Di Sangro. In seguito alla caduta degli Svevi, passò ai d’Aquino, e nel 1349 ai conti di Loreto. Nel 1461 fu ereditato da Antonella d’Aquino, marchesa di Pescara. Alla fine del XVI secolo, il feudo fu ceduto a Giovan Giacomo di Sangro, e dopo varie successioni, nel 1705 fu acquistato dalla famiglia Massa di Sorrento, ultimi baroni di Pescasseroli prima dell’ascesa della borghesia ottocentesca, esemplificata in ambito locale dalla famiglia Sipari.

Il Novecento

Monumento ai caduti Pescasseroli
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Nel corso del XX secolo, Pescasseroli acquistò notorietà anche grazie alla figura di Benedetto Croce, filosofo e uomo politico nato in paese nel 1866. Tornato a Pescasseroli nel 1910 dopo una lunga assenza, Croce vi pronunciò un discorso denso di significati, ricordato come il “Discorso di Pescasseroli”, in cui riconobbe nel borgo e nella cultura abruzzese una componente essenziale della sua identità. Il pensiero e l’azione politica di Croce contribuirono significativamente alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale del paese natale. In qualità di ministro della pubblica istruzione, fu promotore della legge n. 778 del 1922 per la tutela delle bellezze naturali e del patrimonio storico, considerata il primo atto legislativo in Italia volto alla protezione dei parchi nazionali. A Pescasseroli Croce dedicò anche una monografia storica, poi inserita come appendice nella sua celebre Storia del Regno di Napoli.

Il terremoto di Avezzano del 13 gennaio 1915 colpì anche Pescasseroli, provocando danni parziali al centro storico. Tuttavia, il borgo seppe risollevarsi. Il Parco Nazionale d’Abruzzo fu formalmente istituito il 25 novembre 1921 e Pescasseroli ne divenne sin da subito la sede amministrativa. Durante la Seconda guerra mondiale, anche Pescasseroli e il territorio del parco subirono danni e difficoltà. Tuttavia, nel secondo dopoguerra il centro conobbe una lenta ma costante ripresa, trainata principalmente dallo sviluppo del turismo ambientale.

Cose da vedere a Pescasseroli

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Pescasseroli offre un patrimonio ricco di attrazioni, tra cui spiccano la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e il Palazzo Sipari, residenza storica della famiglia Sipari e luogo di nascita del filosofo Benedetto Croce. Il centro storico di Pescasseroli conserva ancora l’impianto medievale, con vicoli stretti ed edifici in pietra che raccontano secoli di storia. Ecco ora nel dettaglio le cose da vedere a Pescasseroli.

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
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La chiesa dei Santi Pietro e Paolo risale al IX secolo, quando fu originariamente edificata su una cella monastica dedicata a San Paolo. Nel corso dei secoli, l’edificio subì diverse modifiche, tra cui una significativa ricostruzione dopo il terremoto del 1349, che la trasformò in stile gotico abruzzese. Ulteriori restauri furono effettuati nel XX secolo per i danni causati dal sisma del 1915. L’interno presenta decorazioni sobrie, tipiche dell’architettura religiosa montana. Tra le opere d’arte conservate, spicca la statua lignea della “Madonna Nera dell’Incoronata”, risalente al XIII secolo.

La facciata, realizzata in pietra locale, è dominata da un portale ad arco ogivale e da un campanile a base quadrata, elementi che conferiscono all’edificio un aspetto austero e armonioso. La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo si trova a un’estremità del borgo e rappresenta una delle prime cose da vedere a Pescasseroli.

Le altre chiese

La Chiesa della Madonna del Carmine, risalente al XVIII secolo, si trova nel centro abitato. Caratterizzata da una facciata a capanna e una scalinata d’accesso, fu abbandonata a metà dell’Ottocento e restaurata nel 1896. Attualmente, vi si celebrano le funzioni religiose solo in occasione della festa della Madonna del Carmelo. L’edificio ha subito interventi di consolidamento dopo i terremoti del 1915 e del 1984.

La Chiesa di Santa Lucia, situata nella periferia del paese, risale al XVII secolo. Presenta una navata unica con capriate lignee a vista. La facciata è semplice, con un portale sormontato da uno stemma e una nicchia contenente una statua. Infine, la Cappella dell’Addolorata, o Chiesa di Santa Maria degli Angeli, è situata accanto al Palazzo Sipari. Documentata per la prima volta nel 1638, ospita le spoglie di alcuni membri della famiglia Sipari.

Palazzo Sipari

Palazzo Sipari
Fondazione Sipari

Tra le cose da vedere a Pescasseroli, Palazzo Sipari rappresenta un’importante testimonianza dell’ascesa della famiglia Sipari nel XIX secolo. Nel 1839, Pietrantonio Sipari acquistò e ricostruì l’antico palazzo baronale dei Massa, i precedenti feudatari locali, trasformandolo in una residenza signorile in stile neoclassico. L’edificio presenta una facciata sobria con un portale in pietra. Gli ambienti sono arredati con mobili d’epoca e una biblioteca custodisce l’archivio storico della famiglia, dichiarato di interesse culturale.

Il palazzo è noto anche per essere il luogo di nascita del filosofo Benedetto Croce, nato il 25 febbraio 1866 al secondo piano dell’edificio. Nel corso degli anni, la residenza ha ospitato numerose personalità di rilievo, tra cui membri della famiglia reale italiana e figure di spicco della politica e della cultura. Il complesso include la cappella privata della Madonna Addolorata, dove sono conservate le spoglie di alcuni membri della famiglia Sipari.

Castel Mancino

Castel Mancino
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Il Castello di Pescasseroli, noto anche come Castel Mancino, risale al X e all’XI secolo. Fu edificato dai signori locali Borrello per difendere la zona dalle incursioni barbariche. Successivamente, nel XII secolo, passò sotto il controllo della famiglia Di Sangro, e nel 1283 fu acquisito dai D’Aquino. Il feudo passò a diverse famiglie, fino ad arrivare alla famiglia Massa di Sorrento, che ne mantenne il possesso fino all’abolizione del feudalesimo nel 1806. Durante la sua fase di massimo sviluppo, il castello era strutturato con un’imponente torre-mastio a pianta rettangolare e circondato da una robusta cinta muraria, rafforzata dalla presenza di cinque torri di avvistamento disposte lungo il perimetro, a testimonianza della sua originaria funzione difensiva.

Il progressivo declino della funzione militare del castello, accentuatosi nel corso del XVII secolo, ha determinato il suo graduale abbandono e il conseguente stato di rovina in cui versa oggi. Attualmente, i resti dell’antico edificio fortificato sono raggiungibili mediante il sentiero escursionistico B3, che conduce fino alla sommità del Colle del Castello, da cui si gode un’ampia veduta panoramica sulla valle circostante e sull’abitato di Pescasseroli.

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Altri luoghi di interesse

Fontana di San Rocco
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Il Mulino di San Rocco è un mulino ad acqua costruito nel 1885 da Carmelo Sipari. Un tempo, veniva utilizzato per macinare il grano e altri cereali. All’interno si possono ancora osservare la macina e gli attrezzi originali. Il Casale di Prato della Corte è un’ampia area storicamente utilizzata per attività agricole e di allevamento. Nel corso dell’Ottocento, la famiglia Sipari acquisì questa proprietà. Tra le strutture presenti nell’area, si annovera il mulino Sipari, che dagli anni Dieci del Novecento fu convertito in una centrale elettrica. L’area è attraversata da un antico tratturo.

La Fontana di San Rocco, situata all’ingresso di Pescasseroli, è un punto di riferimento del borgo. Realizzata orizzontalmente, presenta tre bocche d’acqua. Due di queste sono incorniciate da teste d’orso in bronzo, installate nel 1922 in occasione della fondazione del Parco Nazionale d’Abruzzo. La fontana è anche un luogo di tradizione religiosa. Ogni 16 agosto, in occasione della festa di San Rocco, protettore dei viandanti e degli appestati, si celebra la benedizione del pane. Durante il Venerdì Santo, è consuetudine allestire altarini, detti “spùneke”, con scene religiose.

Tratturo e ponte di Santa Venere

Il tratturo Pescasseroli-Candela rappresenta una delle più antiche vie di transumanza dell’Italia centro-meridionale, estendendosi per oltre 200 chilometri dai monti abruzzesi al Tavoliere delle Puglie. Questo percorso, utilizzato sin dall’epoca sannitica, ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo economico e culturale delle regioni attraversatei.

All’inizio del tratturo a Pescasseroli, si trova il Ponte di Santa Venere, uno dei tre storici attraversamenti sul fiume Sangro. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il ponte fu distrutto dalle truppe tedesche e successivamente ricostruito, utilizzando parte delle pietre originarie.

Musei di Pescasseroli

Tra le cose da vedere a Pescasseroli ci sono i suoi musei.

Museo storico del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Museo storico del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
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Situato all’interno delle ex scuderie del Palazzo Sipari, il Museo Storico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nasce per celebrare il centenario della fondazione del Parco, avvenuta nel 1922, organizzato in ambienti che testimoniano le trasformazioni del luogo e dell’Ente Parco stesso. L’esposizione ripercorre l’origine e gli sviluppi dell’idea di “natura protetta”, attraverso otto capitoli tematici, che scandiscono le tappe fondamentali della storia del Parco.

Si affiancano poi tre sezioni monografiche dedicate ad autentici simboli del Parco: il camoscio appenninico, l’orso marsicano e le vetuste foreste. Attraverso strumenti multimediali e grazie al collegamento con l’Archivio Storico e la biblioteca del Parco – dove sono conservati oltre 120 anni di documenti – è possibile accedere a una vasta mole di informazioni, utili per studiosi, appassionati e cittadini.

Museo naturalistico del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Museo naturalistico del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
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Il Museo Naturalistico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è il principale centro visita del parco. E’ articolato in diverse sezioni che illustrano le caratteristiche ambientali, geologiche e storico-culturali del Parco. Una sezione archeologica espone reperti provenienti dalla necropoli italica della Val Fondillo, risalenti tra il VII e il V secolo a.C. L’area faunistica del museo illustra alcuni animali tipici del Parco, mentre nel giardino botanico e arboreto appenninico si trovano uno stagno didattico e una varietà di piante tipiche dell’area protetta.

Casa museo di palazzo Sipari

Casa museo di palazzo Sipari
Fondazione Sipari

La Casa Museo di Palazzo Sipari offre un percorso attraverso la storia della famiglia Sipari e del territorio circostante, con esposizioni di oggetti d’uso quotidiano, fotografie e cimeli legati alle visite di personalità illustri. Adiacente al palazzo si trova la cappella privata della famiglia, intitolata alla Madonna Addolorata, mentre di fronte si situano le ex scuderie che ospitano il Museo Storico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Escursioni e aree naturalistiche

Santuario della Madonna di Monte Tranquillo
Parco Nazionale d’Abruzzo

Tra le cose da vedere a Pescasseroli, oltre al parco, ci sono anche altre aree escursionistiche di grande valore. L’area della Difesa e quella di Monte Tranquillo costituiscono due tra le zone più suggestive del territorio. Il Bosco della Difesa è una delle faggete più antiche e meglio conservate dell’intero Appennino. Caratterizzata dalla presenza di faggi plurisecolari, alcuni dei quali superano i cinque secoli di età, l’area è riconosciuta come bene UNESCO nel sito seriale delle faggete vetuste d’Europa. La porzione più nota è detta “Coppo del Principe”.

Il bosco è attraversato da sentieri naturalistici ben tracciati, tra cui l’anello del sentiero C2, accessibile anche alle famiglie, e il sentiero C1, che conduce verso la località di Macchiarvana. Il Monte Tranquillo, si eleva a circa 1.600 metri di altitudine e ospita un’importante meta di pellegrinaggio: il Santuario della Madonna di Monte Tranquillo. Le origini del culto risalgono al XII secolo. Il percorso a piedi attraversa faggete e altopiani. Il sentiero C3, che conduce dalla Fonte della Difesa fino alla vetta di Monte Tranquillo, attraversa luoghi affascinanti come il cosiddetto “Manto della Madonna”, una roccia leggendaria sulla quale, secondo la tradizione popolare, la Vergine avrebbe lasciato l’impronta del suo mantello.

Pescasseroli mappa

Pescasseroli mappa
Comune di Pescasseroli

Meteo Pescasseroli


Meteo Pescasseroli

Ufficio informazioni turistiche Pescasseroli

InfoPoint Pro Loco Pescasseroli, Via Principe di Napoli, 13,
Tel. 0863/910461, E-mail: info@pescasseroliproloco.com

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