Il termine “conclave” deriva dal latino cum clave, che significa “con chiave”, indicando la clausura imposta ai cardinali durante l’elezione papale. Questa pratica risale al 1274, quando Papa Gregorio X istituì ufficialmente il conclave con la costituzione apostolica Ubi Periculum, per garantire un’elezione rapida e libera da interferenze esterne. Da allora, il conclave è l’assemblea dei cardinali della Chiesa cattolica riuniti per eleggere un nuovo Papa.
Dove e quando si svolge il conclave
Il conclave si tiene nella Cappella Sistina, all’interno dei Musei Vaticani. Dopo la morte o la rinuncia di un Papa, si apre la “Sede Vacante“, durante la quale il Camerlengo gestisce gli affari ordinari della Chiesa. Il conclave inizia tra il 15º e il 20º giorno dalla Sede Vacante, permettendo ai cardinali di giungere a Roma e prepararsi spiritualmente.
Possono partecipare al conclave i cardinali che non hanno compiuto 80 anni al momento dell’inizio della Sede Vacante. Nel conclave del 2025, sono presenti 133 cardinali elettori provenienti da tutto il mondo, riflettendo la diversità e la universalità della Chiesa cattolica.
Cosa significa Extra Omnes

Il termine Extra Omnes, che in latino significa “Fuori tutti”, segna l’inizio ufficiale del conclave. Questa espressione viene pronunciata dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie per invitare tutti i non elettori a lasciare la Cappella Sistina, sancendo così la clausura dei cardinali elettori. Da quel momento, i partecipanti restano isolati dal mondo esterno fino all’elezione del nuovo Papa, garantendo così un ambiente di assoluta segretezza e raccoglimento spirituale.
Il 7 maggio 2025, alle ore 17:45, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, mons. Diego Ravelli, ha pronunciato la formula latina “Extra omnes” (“Fuori tutti”), segnando l’inizio ufficiale del conclave nella Cappella Sistina. Questo comando ha sancito l’uscita di tutte le persone non autorizzate, lasciando i 133 cardinali elettori isolati per procedere all’elezione del nuovo Pontefice.
Dopo la chiusura delle porte, il cardinale Raniero Cantalamessa ha tenuto una meditazione spirituale, invitando i presenti a riflettere profondamente sulla responsabilità che stavano per assumere. Successivamente, si è svolta la prima votazione, il cui esito è stato comunicato alle ore 21:00 con l’emissione di una fumata nera, indicando che nessun candidato aveva raggiunto la maggioranza richiesta di due terzi.
Il processo di votazione
Il conclave segue un rituale preciso. Ogni giorno si possono svolgere fino a quattro votazioni, due al mattino e due al pomeriggio. Per essere eletto, un candidato deve ottenere una maggioranza di due terzi dei voti. Se dopo 33 o 34 votazioni non si raggiunge un consenso, si procede a un ballottaggio tra i due candidati più votati, mantenendo la necessità della maggioranza qualificata.
Durante il conclave, i cardinali sono isolati dal mondo esterno per garantire la libertà e la segretezza dell’elezione. Tutti i dispositivi di comunicazione sono vietati, e la Cappella Sistina viene controllata per evitare qualsiasi forma di sorveglianza e interferenza.
La fumata: il segnale dell’elezione

Al termine di ogni sessione di votazione, le schede vengono bruciate. La fumata che esce dal comignolo della Cappella Sistina indica l’esito: nera se non c’è stata elezione, bianca se un nuovo Papa è stato scelto. Questo segnale è atteso con grande emozione dai fedeli riuniti in Piazza San Pietro.
Dopo l’elezione, il nuovo Papa accetta l’incarico e sceglie il suo nome pontificale. Successivamente, si presenta al mondo dalla loggia della Basilica di San Pietro con l’annuncio “Habemus Papam”. Prima di questo, si ritira nella “Stanza delle Lacrime” per indossare i paramenti papali, un momento di profonda riflessione e preghiera.
L’attuale conclave dopo Papa Francesco
Il conclave del 2025 è stato convocato a seguito della morte di Papa Francesco il 21 aprile 2025. Le votazioni sono iniziate il 7 maggio nella Cappella Sistina, con la partecipazione di 133 cardinali elettori. La prima votazione si è conclusa con una fumata nera, segnalando che non è stato ancora raggiunto un consenso. La giornata è stata caratterizzata da una significativa partecipazione dei fedeli. Oltre 45.000 persone si sono radunate in Piazza San Pietro, attendendo con trepidazione notizie dall’interno della Cappella Sistina.
Oggi, 8 maggio, è il secondo giorno di votazioni, con quattro sessioni previste: due al mattino e due al pomeriggio. I fedeli attendono con ansia il segnale della fumata bianca che annuncerà l’elezione del nuovo Pontefice.