Immerso nel cuore della Maremma toscana, Sorano è un antico borgo scolpito nella roccia tufacea. Chi è alla ricerca delle cose da vedere a Sorano scoprirà un patrimonio storico, artistico e naturale di straordinaria bellezza. Dalle suggestive vie medievali alle maestose fortezze, passando per i panorami mozzafiato che si aprono sulla valle del fiume Lente.
Sorano: dove si trova
Sorano si trova in Toscana, nella provincia di Grosseto, in particolare nell’area meridionale della regione conosciuta come Maremma. Sorge su un promontorio di tufo, a circa 380 metri di altitudine, dominando la valle del fiume Lente. Il borgo è situato al confine con il Lazio, in una zona storicamente conosciuta come la “Terra del Tufo“, che comprende anche i vicini paesi di Pitigliano e Sovana.
Il territorio è prevalentemente collinare e presenta formazioni di origine vulcanica, dominate da imponenti massi di tufo che hanno modellato nel tempo l’ambiente naturale e l’architettura del borgo. Le gole profonde scavate dal fiume Lente e dai suoi affluenti creano un intricato sistema di vallate e rilievi, conferendo al panorama un aspetto selvaggio e spettacolare. La zona circostante è ricca di boschi di querce, castagni e macchia mediterranea, che si alternano a campi coltivati e vigneti. La presenza diffusa di grotte naturali e necropoli etrusche testimonia l’antico rapporto tra l’uomo e il territorio.
Il tufo di Sorano

Il paesaggio del tufo di Sorano rappresenta uno degli scenari naturali e storici più affascinanti della Toscana meridionale. Il tufo, una roccia vulcanica di colore caldo e consistenza porosa, è l’elemento dominante che ha plasmato nei secoli l’ambiente, l’architettura e persino lo stile di vita degli abitanti. Sorano, come i vicini centri di Pitigliano e Sovana, sorge infatti su imponenti speroni tufacei, da cui si elevano torri, bastioni e case che sembrano emergere direttamente dalla roccia, dando vita a un’armoniosa fusione tra natura e opera umana.
Una particolarità del paesaggio è costituita dalle celebri vie cave, spettacolari percorsi scavati a mano nell’antichità dagli Etruschi, che si snodano tra le pareti tufacee alte anche più di venti metri. Altra caratteristica distintiva è la presenza di necropoli rupestri, abitazioni trogloditiche e cantine scavate nel tufo, testimonianza di un utilizzo millenario della roccia per scopi pratici e rituali.
La storia di Sorano

Sorano è uno dei borghi più antichi e affascinanti della Toscana meridionale, noto per il suo suggestivo impianto urbanistico e per il suo legame millenario con la pietra tufacea. Ogni epoca ha lasciato tracce visibili, scolpite nel paesaggio e nell’architettura, che rendono Sorano un autentico museo a cielo aperto.
La Preistoria: le origini degli insediamenti
Le prime testimonianze della presenza umana nel territorio di Sorano risalgono al Neolitico e all’età del Bronzo. Gli insediamenti preistorici si svilupparono sfruttando le grotte naturali e le cavità nel tufo, che offrivano riparo e sicurezza.
Resti archeologici, quali utensili in selce e frammenti ceramici, rinvenuti nelle zone circostanti, confermano un’occupazione stabile e organizzata. Le popolazioni dell’epoca seppero integrare sapientemente l’ambiente naturale con le proprie necessità, ponendo le basi per l’eccezionale continuità abitativa che caratterizza il sito.
L’età etrusca: la fioritura culturale

Durante l’VIII-VII secolo a.C., Sorano entrò nella sfera di influenza della civiltà etrusca. Questo periodo vide una straordinaria fioritura culturale ed economica. Gli Etruschi sfruttarono la natura friabile del tufo per scavare necropoli monumentali, abitazioni rupestri e le celebri vie cave, enigmatici percorsi incisi nella roccia che collegavano i principali insediamenti e luoghi sacri.
Le tombe, spesso decorate e articolate in complessi sistemi ipogei, testimoniano la raffinatezza artistica e il profondo senso spirituale di questo popolo. Sorano, assieme a Sovana e Pitigliano, costituiva un’importante area di collegamento tra l’Etruria interna e la costa tirrenica.
L’Età Romana: la trasformazione del territorio
Con la conquista romana dell’Etruria, avvenuta tra il IV e il III secolo a.C., Sorano entrò a far parte dell’orbita romana. Il territorio venne riorganizzato secondo il modello della centuriazione agraria, anche se i grandi insediamenti urbani non ebbero lo stesso sviluppo che altrove.
L’influsso romano è visibile soprattutto nella strutturazione delle vie di comunicazione e nella trasformazione dell’economia locale, orientata verso la produzione agricola. Nonostante ciò, molte tradizioni etrusche sopravvissero nel tessuto rurale, dimostrando la persistenza culturale della popolazione originaria.
L’Alto Medioevo: tra invasioni e nuovi assetti
Dopo la caduta dell’Impero Romano, il territorio di Sorano, come gran parte della Maremma, conobbe un periodo di crisi e di spopolamento. Tra il VI e il IX secolo, la zona fu teatro di incursioni barbariche, in particolare dei Longobardi, che integrarono il borgo nelle strutture difensive del Ducato di Lucca e poi nel Regno d’Italia.
È in questa fase che sorse il primo nucleo fortificato di Sorano, arroccato sulla rupe tufacea per motivi di difesa. La progressiva stabilizzazione politica consentì una lenta ripresa economica e demografica, anche grazie al controllo ecclesiastico di abbazie e pievi.
Il Medioevo: il dominio degli Aldobrandeschi

Tra il X e il XIII secolo, Sorano divenne parte integrante dei domini della potente famiglia Aldobrandeschi, che esercitava il proprio potere su vasta parte della Maremma e dell’Amiata. Sotto il loro controllo, il borgo si sviluppò come centro fortificato, con la costruzione di mura, torri e la rocca primitiva.
Sorano acquisì un ruolo strategico come baluardo di confine contro i territori rivali. Durante questo periodo, il borgo si dotò di istituzioni comunali embrionali e visse una fase di crescita, sebbene frequentemente minacciata da conflitti locali e da lotte interne alla casata.
Il Rinascimento: l’egemonia degli Orsini
Nel corso del XIV secolo, la signoria di Sorano passò alla famiglia Orsini, una delle più illustri casate nobiliari italiane. Gli Orsini trasformarono Sorano in una vera e propria fortezza rinascimentale, commissionando opere grandiose come la Fortezza Orsini, progettata da architetti militari tra i più celebri dell’epoca e che è tra le cose da vedere a Sorano assolutamente.
Durante il loro dominio, il borgo conobbe una fase di rinnovamento architettonico, urbanistico e culturale, assumendo l’aspetto che ancora oggi in buona parte conserva. Sorano divenne un centro vivace, con botteghe, cantine, palazzi signorili e luoghi di culto arricchiti da pregevoli opere d’arte.
L’età moderna: il declino e la marginalizzazione
Con il passaggio della Contea degli Orsini al Granducato di Toscana nel 1608, Sorano perse progressivamente la propria importanza strategica. L’inserimento in una realtà politica più ampia comportò la marginalizzazione economica del borgo, aggravata dalle difficili condizioni ambientali della Maremma, soggetta a malaria e spopolamento. Nei secoli XVII e XVIII Sorano divenne un piccolo centro agricolo, mantenendo tuttavia un’identità forte legata alle sue tradizioni e alla sua particolare conformazione urbana.
Età contemporanea
Nel corso del XIX e XX secolo, Sorano attraversò ulteriori difficoltà legate all’emigrazione e all’isolamento economico. Solo a partire dalla seconda metà del Novecento, con il miglioramento delle condizioni sanitarie e infrastrutturali, il borgo iniziò a vivere una nuova stagione di riscoperta.
Il riconoscimento del suo valore storico-artistico, unito alla crescente attrattività turistica, ha favorito progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio culturale. Oggi Sorano è considerato uno dei borghi più belli della “Terra del Tufo“.
Cose da vedere a Sorano

Arroccato su una rupe di tufo e immerso nel verde della Maremma grossetana, questo antico centro rappresenta un itinerario affascinante tra architetture medievali, vie cave etrusche e panorami mozzafiato. Le cose da vedere a Sorano sono numerose e variegate: dalla maestosa Fortezza Orsini agli stretti vicoli del centro storico, dalle misteriose necropoli rupestri ai sentieri immersi nella natura incontaminata.
Collegiata di San Niccolò

La Collegiata di San Niccolò è la principale chiesa di Sorano, situata nel cuore del centro storico. Le prime attestazioni documentarie risalgono al 1276. Nel 1509, la chiesa ottenne il titolo di collegiata. Nel corso dei secoli, l’edificio ha subito vari interventi di ristrutturazione e ampliamento, in particolare nel XVIII secolo, che hanno conferito alla chiesa l’aspetto attuale.
Dell’originario impianto romanico rimane visibile la parte posteriore dell’abside. La facciata, rinnovata in epoca successiva, presenta forme classiche. L’interno è suddiviso in due navate, con quella destra insolitamente più ampia della sinistra. Tra le opere conservate, spicca una tela ottocentesca di Pietro Aldi raffigurante San Giuseppe col Bambino, situata nella cappella dedicata a Maria Addolorata. La chiesa custodisce inoltre un abito talare appartenuto a papa Giovanni Paolo II, donato dal cardinale Angelo Comastri, originario di Sorano.
Altre chiese di Sorano
Tra le cose da vedere a Sorano c’è la Cappella della Madonna del Buon Consiglio, un piccolo edificio religioso situato vicino alle antiche mura cittadine e alla Porta dei Merli. Le sue origini sono incerte, ma si ipotizza che risalgano al periodo medievale. Nel corso del XIX secolo, la cappella subì significative ristrutturazioni che ne modificarono l’aspetto originario, trasformandola in un oratorio. Le pareti laterali conservano ancora i conci di tufo. Un elemento distintivo è il campanile a vela, anch’esso rivestito in tufo.
La Cappella di Santa Barbara si trova all’interno della Fortezza Orsini, adiacente all’antica armeria. La sua costruzione risale al periodo compreso tra la fine del XVI secolo e la prima metà del XVIII secolo, come attestato da una mappa del 1749. Dopo la dismissione della fortezza, la cappella rimase di proprietà privata. Nonostante i numerosi passaggi di proprietà, non fu più utilizzata per funzioni religiose.
Fortezza Orsini

Tra le cose da vedere a Sorano non può mancare la Fortezza Orsini, un imponente complesso fortificato e residenziale situato nella parte alta del borgo, in posizione dominante. Originariamente costruita nel XII secolo come rocca dagli Aldobrandeschi, passò agli Orsini alla fine del Duecento, divenendo una delle loro principali residenze e centro del potere. Nel corso del Cinquecento, la fortezza fu ampliata e fortificata per resistere agli assedi, rimanendo indenne agli attacchi degli Orvietani, dei Senesi e delle truppe dello Stato Pontificio. Successivamente, con l’annessione al Granducato di Toscana, divenne presidio militare mediceo fino alla dismissione nel Settecento
La struttura presenta un’architettura complessa, con un mastio centrale, due bastioni angolari (San Marco e San Pietro), cortili su differenti livelli e camminamenti sotterranei. All’interno si trovano affreschi cinquecenteschi di scuola senese, tra cui una rappresentazione della canzone “Io mi son giovinetta” del Decameron. Attualmente, la fortezza ospita il Museo Civico Archeologico di Sorano, con collezioni di ceramiche medievali e rinascimentali, e offre visite guidate ai suoi sotterranei.
Masso Leopoldino

Il Masso Leopoldino, noto anche come Rocca Vecchia, è una delle strutture più emblematiche di Sorano, situata nel cuore del centro storico, dal lato opposto della fortezza Orsini. Questo imponente sperone di tufo ha svolto un ruolo strategico sin dal Medioevo, fungendo da cittadella fortificata a difesa del borgo sottostante. Nel corso dei secoli, la sua sommità è stata adattata per scopi difensivi e religiosi, ospitando anche una cappella dedicata a Santa Caterina nel XVI secolo. Un evento significativo nella storia del Masso si verificò il 13 febbraio 1801, quando un crollo causò gravi danni alle abitazioni sottostanti. In risposta, tra il 1820 e il 1822, il Granduca Ferdinando III di Lorena avviò importanti lavori di consolidamento.
All’estremità meridionale fu eretta una torre merlata con orologio e campana, completata successivamente dal Granduca Leopoldo II, da cui il nome attuale della struttura. Oggi, il Masso Leopoldino si presenta come una vasta terrazza panoramica accessibile tramite una ripida scalinata. E’ assolutamente una delle cose da vedere a Sorano per le viste panoramiche sul borgo, le rupi circostanti e la valle del fiume Lente. Nelle immediate vicinanze si trova il Cortilone, che in passato era il luogo adibito agli antichi granai medicei.
Palazzo Orsini
Il Palazzo Orsini di Sorano è un imponente edificio storico situato nel centro del borgo, adiacente alla Collegiata di San Niccolò. Costruito nel XIII secolo dalla famiglia Aldobrandeschi, fu successivamente ampliato e trasformato dagli Orsini nel XV secolo, diventando la loro residenza principale nella contea.
L’edificio presenta una struttura massiccia con elementi architettonici rinascimentali. All’interno si trovano un cortile con pozzo esagonale e portici con colonne ioniche.
Le mura di Sorano

Tra le cose da vedere a Sorano ci sono anche le mura. Esse costituiscono un imponente sistema difensivo medievale che circonda il centro storico. Edificate a partire dal XIII secolo dalla famiglia Aldobrandeschi, le mura sfruttano la conformazione naturale del territorio, caratterizzato da rupi di tufo e profonde gole.
Nel corso del tempo, le mura di Sorano sono state integrate con edifici civili e religiosi, adattandosi alle esigenze urbanistiche del borgo. Nonostante le trasformazioni, il sistema murario di Sorano conserva gran parte della sua struttura originaria, rappresentando un esempio significativo di architettura militare medievale in Toscana.
Le porte

Il mura di Sorano comprendono due porte principali: la Porta di Sopra, situata nei pressi della Fortezza Orsini, e la Porta dei Merli, posta vicino al Masso Leopoldino. Queste aperture sono ancora oggi visibili. Porta di Sopra, nota anche come Arco del Ferrini, è preceduta da una piazzetta panoramica affiancata da eleganti logge. Attraversata la Porta, si accede al cuore medievale del borgo, caratterizzato da stretti vicoli adattati ai dislivelli della rupe tufacea. Lungo Via Selvi, la strada principale che si incontra subito dopo la Porta, si concentrano le principali attività commerciali e artigianali, oltre a un edificio che, secondo la tradizione, potrebbe essere stata la prima sinagoga di Sorano.
La Porta dei Merli, detta anche Porta di Sotto, si trova invece ai piedi del Masso Leopoldino. Essa si distingue per il suo portale in pietra a bugne sormontato da uno stemma nobiliare. Conserva ancora le aperture verticali per le catene dell’antico ponte levatoio. Oltrepassata la Porta, il percorso conduce verso il fiume Lente, che scorre ai piedi del borgo medievale e offre itinerari di grande interesse naturalistico, ambientale, storico e archeologico, immersi nella suggestiva cornice della “Terra del Tufo”.
Il ghetto ebraico di Sorano

Sorano conserva ancora oggi il suo antico ghetto ebraico, situato lungo l’omonima via, dove un tempo sorgevano la sinagoga e il Forno delle Azzime. Una seconda sinagoga, oggi adibita a spazio espositivo, è stata individuata lungo via Selvi e risalirebbe a un periodo anteriore alla creazione del ghetto, testimoniando una presenza ebraica consolidata almeno 50-60 anni prima della sua istituzione. Gli ebrei si stabilirono a Sorano nella seconda metà del XVI secolo, a seguito dei decreti di espulsione emanati nel 1569 e nel 1593 che colpirono le comunità ebraiche dello Stato Pontificio confinante. Il ghetto fu formalmente istituito nel 1619 dai Medici.
La comunità ebraica rimase attiva a Sorano fino ai primi anni del Novecento, dopodiché abbandonò progressivamente il borgo. Dopo la Seconda guerra mondiale, il ghetto conobbe una fase di grave degrado, culminata nel completo abbandono nei primi anni Novanta, seguito però da un progetto di restauro e riqualificazione. Tracce della presenza ebraica sono ancora visibili oggi. Ad esempio, sui battenti delle porte dell’attuale hotel “Locanda Aldobrandeschi”, accanto al quale sopravvive un’antica struttura destinata allo stoccaggio del grano per il cosiddetto “prestito a grano”. Inoltre, all’ingresso del ghetto si possono ancora osservare i cardini in pietra sui quali ruotava il portone che veniva chiuso ogni sera e riaperto al mattino.
I musei di Sorano

Tra le cose da vedere a Sorano c’è il Museo Civico Archeologico di Sorano. Situato all’interno della storica Fortezza Orsini, il museo offre un affascinante percorso attraverso la storia e l’archeologia della Maremma toscana. Le sue sale espositive, allestite nelle antiche stanze private della residenza degli Orsini, presentano una ricca collezione di reperti che testimoniano le diverse epoche storiche del territorio. La sezione principale del museo ospita la collezione archeologica Ricci Busatti, composta da reperti rinvenuti in tombe a camera datate tra il VII e il VI secolo a.C., scoperte nelle proprietà agricole della famiglia nella valle del Calesine e durante i lavori di costruzione della strada Sorano-Elmo nel 1951.
Un’altra sezione significativa del museo è dedicata alle ceramiche medievali e rinascimentali, con circa novanta pezzi provenienti da tutto il territorio. Tra questi spiccano ceramiche invetriate databili dalla metà del XVI alla fine del XVIII secolo, rinvenute nei cosiddetti “butti”, pozzi medievali utilizzati per lo smaltimento di oggetti rotti o inutilizzabili. Particolarmente notevoli sono un corredo di piatti da fidanzamento e un piatto raffigurante l’aquila coronata, stemma araldico di Elena Conti da Montelanico, moglie di Niccolò III Orsini.
Il percorso museale conduce alla torre ottagonale, dove si trova la stanza privata del conte Niccolò IV Orsini. Questa sala è decorata con affreschi cinquecenteschi a grottesche, raffiguranti due uccelli esotici e scene mitologiche, tra cui il suicidio di Didone. Di particolare interesse è uno spartito musicale affrescato, contenente la canzone “Io mi son giovinetta”, tratta dal Decameron di Boccaccio e musicata nel 1542 da Domenico Ferrabosco. Tra i documenti esposti si distinguono i tre codici di Sorano e di Castell’Ottieri.
Parco archeologico Città del Tufo

Il Parco Archeologico Città del Tufo, istituito nel 1998, si estende nel territorio del comune di Sorano e comprende tre aree di rilevante interesse storico, archeologico e naturalistico: la necropoli etrusca di Sovana, l’insediamento rupestre di San Rocco e quello di Vitozza. Queste sepolture sono collegate tra loro da un intricato sistema di Vie Cave, suggestivi percorsi scavati nel tufo dagli Etruschi, la cui funzione è ancora oggetto di studio.
Nei pressi della frazione di San Quirico si trova l’insediamento rupestre di Vitozza, uno dei più estesi e significativi d’Italia. Abitato dall’XI al XV secolo, il sito comprende oltre 200 grotte scavate nel tufo, utilizzate come abitazioni, stalle e magazzini. Sono presenti anche i resti di due castelli, una chiesa e numerosi colombari.
Insediamento rupestre di San Rocco

Situato nelle immediate vicinanze del borgo e tra le cose da vedere a Sorano, l’insediamento rupestre di San Rocco comprende una serie di ambienti scavati nel tufo, tra cui abitazioni, tombe e luoghi di culto. All’ingresso si erge la Chiesa di San Rocco, edificata tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, probabilmente in seguito a una pestilenza. L’interno conserva un affresco seicentesco raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Stefano, Lorenzo e Giovanni Battista. Proseguendo lungo il sentiero, si raggiunge un pianoro costellato di ambienti scavati nel tufo. Si tratta di abitazioni, stalle, tombe e colombari che testimoniano una frequentazione che va dall’epoca etrusca al Medioevo.
Di particolare interesse è la Via Cava di San Rocco, un suggestivo percorso scavato profondamente nello sperone tufaceo, probabilmente di origine etrusca. Le sue pareti, modellate dall’uomo e dagli agenti atmosferici, sono ricoperte da muschi e licheni e presentano nicchie votive, dette “scacciadiavoli”, che un tempo ospitavano immagini sacre per proteggere i viandanti. L’area è accessibile liberamente. L’insediamento rupestre di San Rocco offre anche una straordinaria vista panoramica sul borgo di Sorano e sulla valle del fiume Lente.
Le vie cave

Tra le cose da vedere a Sorano da non perdere figurano le suggestive vie cave. Si tratta di profondi percorsi scavati nel tufo che collegano insediamenti e le necropoli della zona. Questi corridoi, con pareti che possono superare i venti metri di altezza, sono ancora oggi oggetto di studio per determinarne le precise funzioni, che potrebbero includere scopi cerimoniali, difensivi o di canalizzazione delle acque piovane. Tra le vie cave più note di Sorano, oltre a quella di San Rocco, abbiamo la via cava di San Carlo, caratterizzata da pareti ricoperte di muschi e felci.
Libri per approfondire
Le città del tufo nella valle del Fiora
Cose da vedere a Sorano immagini
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Come arrivare a Sorano
Sorano è raggiungibile principalmente in auto, poiché i collegamenti con i mezzi pubblici sono limitati. Dal capoluogo provinciale, Grosseto, Sorano dista circa 90 chilometri, percorribili in oltre un’ora e venti minuti attraversando l’entroterra maremmano. Da Firenze si impiegano circa due ore e mezza, percorrendo l’autostrada A1 fino all’uscita Chiusi-Chianciano Terme, per poi proseguire su strade provinciali come la Montagna di Cetona e la Pitigliano-Santa Fiora. Da Siena, il viaggio dura quasi due ore, seguendo la strada regionale SR2 Via Cassia verso sud. Da Arezzo si raggiunge Sorano in un tempo analogo, sempre tramite l’autostrada A1 fino al casello di Chiusi-Chianciano Terme.
In treno: le stazioni ferroviarie più vicine sono Orvieto (circa 48 km) e Albinia (circa 60 km). Da queste stazioni, è possibile proseguire in autobus o taxi fino a Sorano. Le linee locali di autobus, come la 18P, collegano Sorano a località vicine come Pitigliano e Semproniano.
Uffici di informazioni turistiche Sorano
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (I.A.T.) di Sorano
- Piazza del Municipio, 15, 58010 Sorano (GR)
- +39 0564 633023
- info@comune.sorano.gr.it
Info Point Sorano
- Piazza Busatti, 8, 58010 Sorano (GR)
- +39 0564 633099
- info@leviecave.it
Entrambi gli uffici offrono assistenza ai visitatori, fornendo materiale informativo e supporto per esplorare le numerose cose da vedere a Sorano.