Home Scoperte Scoperti mosaici paleocristiani a Nicea: alle origini del Cristianesimo

Scoperti mosaici paleocristiani a Nicea: alle origini del Cristianesimo

Beyler Iznik
IHA

Durante recenti scavi nel quartiere Beyler di Iznik, l’antica Nicea situata nella provincia turca di Bursa, sono emersi mosaici paleocristiani eccezionalmente ben conservati, databili tra il I e il IV secolo d.C.

Scoperti mosaici paleocristiani a Nicea: alle origini del Cristianesimo

Durante una campagna di scavi condotta nel quartiere Beyler di Iznik — l’antica Nicea, situata nella provincia turca di Bursa — è venuto alla luce un importante complesso musivo risalente all’età paleocristiana. Gli scavi, avviati nell’ambito di un più ampio progetto di valorizzazione urbana e archeologica, hanno portato alla scoperta di mosaici straordinariamente ben conservati, coperti per secoli da strati di terreno e macerie.

L’area interessata dagli scavi si trova nei pressi del lago di Iznik, in un contesto già noto per la sua rilevanza storica e religiosa. I mosaici rinvenuti sono databili a un periodo compreso tra il I e il IV secolo d.C., un’epoca cruciale per la formazione dell’identità cristiana e per la diffusione del culto nei territori dell’Impero romano d’Oriente. La qualità dei materiali e delle tecniche impiegate suggerisce che si trattasse di un edificio religioso di una certa importanza, probabilmente una basilica o una sala liturgica destinata alla comunità cristiana locale.

Descrizione

I mosaici presentano simboli iconici del cristianesimo primitivo, tra cui una nave e un cervo. Quest’ultimo è spesso associato al Salmo 42: “Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio”, evidenziando la profondità spirituale e simbolica dell’opera. Il cervo è simbolo dell’anima che anela a Dio. La nave è la rappresentazione della Chiesa come mezzo di salvezza che conduce i fedeli attraverso le acque tempestose della vita.

Questi elementi iconografici sono inseriti in un contesto decorativo che include motivi geometrici e floreali, realizzati con tessere di pietra e vetro colorato, secondo le tecniche musive dell’epoca.

La qualità artistica e lo stato di conservazione dei mosaici offrono preziose informazioni sulla diffusione e l’evoluzione dell’arte cristiana nei primi secoli, nonché sulle pratiche liturgiche e culturali della comunità cristiana di Nicea.

Rilevanza per la Storia del Cristianesimo

La scoperta coincide con l’annuncio da parte di Papa Leone XIV di voler fare visita a Iznik per commemorare il 1700° anniversario del Primo Concilio di Nicea, voluto dall’imperatore Costantino, uno degli eventi più significativi della storia cristiana. Definì la natura divina di Gesù e la dottrina cristiana, proclamando formalmente il “Credo di Nicea”, la prima dichiarazione ufficiale di fede cristiana. Questo ritrovamento offre un nuovo legame tangibile con un periodo cruciale per la definizione della dottrina cristiana.

Oltre al valore religioso, i mosaici arricchiscono la comprensione dell’arte musiva paleocristiana e delle pratiche artistiche dell’epoca, offrendo spunti per ulteriori studi sull’evoluzione dell’iconografia cristiana.