I trekking più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo

trekking più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è una delle aree protette più antiche e significative d’Italia, istituito ufficialmente l’11 gennaio 1923. Situato nel cuore dell’Appennino centrale, si estende su circa 50.000 ettari tra le regioni Abruzzo, Lazio e Molise, comprendendo 25 comuni. Il parco è rinomato per la sua biodiversità, ospitando specie faunistiche come l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico e il camoscio d’Abruzzo, nonché per i suoi paesaggi montani e le faggete vetuste riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Ecco quali sono i trekking più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Wikimedia Commons

Il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è prevalentemente montano, con altitudini che variano tra i 900 e i 2.200 metri sul livello del mare. Le principali catene montuose includono i Monti Marsicani, con cime come il Monte Petroso (2.247 m) e il Monte Marsicano (2.242 m). Il parco è attraversato da numerosi corsi d’acqua, tra cui il fiume Sangro, e ospita laghi come quello di Barrea e il Lago Vivo.

La vegetazione è caratterizzata da estese faggete, alcune delle quali vetuste e riconosciute dall’UNESCO, oltre a praterie e ambienti rupestri. La fauna è ricca e diversificata, comprendendo specie protette come l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico, il camoscio d’Abruzzo e numerose specie di uccelli rapaci.

I trekking più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo

Parco Nazionale d’Abruzzo sentieri
Wikimedia Commons

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise offre numerose opportunità per gli amanti della natura e dell’escursionismo. Tra i percorsi più noti vi sono la Val Fondillo, la Camosciara e la Val di Rose, che permettono di esplorare paesaggi incontaminati e osservare la fauna selvatica.

Per chi è interessato alla cultura e alla storia, i borghi di Pescasseroli, Civitella Alfedena e Villetta Barrea offrono musei, centri visita e architetture tradizionali. In particolare, il Museo del Lupo Appenninico a Civitella Alfedena fornisce informazioni dettagliate su questa specie e sul suo habitat. Ecco quali sono i trekking più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo.

La Camosciara – Cascata delle Ninfe e delle Tre Cannelle

La Camosciara
Wikimedia Commons
  • Località di partenza: Villetta Barrea (AQ)
  • Regione: Abruzzo – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
  • Difficoltà: facile
  • Durata: circa 1h30 andata e ritorno
  • Periodo consigliato: primavera – autunno

Tra i trekking più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo vi è quello alla Camosciara, una delle zone più affascinanti e frequentate dai turisti. Situata nel comune di Civitella Alfedena, nella provincia dell’Aquila, questa conca montuosa prende il nome dalla presenza storica del camoscio d’Abruzzo, animale simbolo del parco. La Camosciara è una anfiteatro naturale, circondato da pareti rocciose calcaree e vegetazione rigogliosa, con un paesaggio che ricorda in scala minore le Dolomiti.

Il massiccio che sovrasta la valle è composto da Monte Capraro, Monte Sterpi d’Alto e Monte Boccanera, alti tutti oltre i 1.900 metri. La zona è attraversata da numerosi corsi d’acqua, alimentati da sorgenti e piogge stagionali, che danno origine a piccole cascate e ruscelli.

Il percorso escursionistico

Il percorso parte da un’area attrezzata con ampio parcheggio, centro visita e bar. Da qui inizia una comoda carrareccia sterrata, percorribile anche con carrozzine e biciclette, che costeggia il torrente Scerto. La strada è pianeggiante per circa 1,5 km fino all’imbocco del sentiero per le cascate, ben segnalato e con pannelli illustrativi.

Da questo punto, si sale per un breve tratto in pendenza, circondati da boschi di faggio, acero e tasso, fino a raggiungere prima la Cascata delle Ninfe e poi, poco più avanti, la Cascata delle Tre Cannelle. Il sentiero oltre le cascate è accessibile solo con guide autorizzate dal Parco per proteggere habitat sensibili e specie vulnerabili. La Camosciara è infatti uno dei pochi luoghi dove, in determinate stagioni, è ancora possibile avvistare il camoscio appenninico nel suo ambiente naturale.

Val di Rose – Rifugio del Fornillo – Monte Meta

Val di Rose
Wikimedia Commons
  • Località di partenza: Civitella Alfedena (AQ)
  • Regione: Abruzzo – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
  • Difficoltà: medio-alta
  • Durata: 5-6 ore andata e ritorno
  • Periodo consigliato: giugno – settembre (accesso regolamentato)
  • Quota massima: Monte Meta – 2.242 m s.l.m.
  • Permesso obbligatorio: sì, da prenotare in anticipo sul sito del Parco

Il sentiero della Val di Rose è uno dei trekking più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nonché uno dei più importanti dal punto di vista naturalistico e faunistico. L’area è famosa per la presenza del camoscio d’Abruzzo. La valle prende il nome dalle rose selvatiche e dalle piante erbacee che ne colorano i pendii in primavera e inizio estate. Salendo, il paesaggio si apre su ampi versanti prativi e costoni rocciosi, offrendo panorami spettacolari sulle cime dei Monti Marsicani. La zona ospita anche aquile reali, gracchi corallini, lupi e cervi, oltre a specie botaniche rare come l’adonide e la genziana.

Il percorso escursionistico

Monte Meta
Wikimedia Commons

Il sentiero parte poco sopra Civitella Alfedena, in località “Prato della Madonna” o “Colle Jajacque”, dove è presente un’area parcheggio. Il tracciato, numerato E1 e E3, segue inizialmente un fitto bosco di faggio, con pendenza progressiva ma regolare. Dopo circa 1h30 si raggiunge la zona del Rifugio Fornillo, una radura panoramica priva di strutture fisse ma spesso utilizzata come punto di sosta. Da qui si prosegue per i pascoli d’alta quota, lasciandosi alle spalle il bosco e inoltrandosi in un paesaggio montano più severo, dominato da rocce e cespugli bassi. Questo tratto è particolarmente indicato per l’avvistamento dei camosci.

L’ultimo tratto del percorso prevede la salita al Monte Meta (2.242 m), che si raggiunge con circa un’ora di cammino aggiuntiva su sentiero ben tracciato ma ripido. La vetta offre un panorama ampio e spettacolare sulle valli del Sangro, sulle vette della Mainarde e, nelle giornate più limpide, fino al Gran Sasso e alla Majella. L’accesso è contingentato e consentito solo tramite permesso gratuito, ottenibile online sul sito ufficiale del Parco o presso i centri visita locali.

Lago Vivo da Barrea o Passo Godi

Lago Vivo
Wikimedia Commons
  • Località di partenza: Barrea (AQ) o Passo Godi (Scanno, AQ)
  • Regione: Abruzzo – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
  • Difficoltà: media
  • Durata: 4–5 ore andata e ritorno
  • Quota lago: circa 1.600 m s.l.m.
  • Periodo consigliato: primavera – autunno

Il Lago Vivo è uno dei luoghi più affascinanti e particolari del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. A differenza dei bacini artificiali della zona, come il Lago di Barrea, questo è un lago naturale, alimentato principalmente dallo scioglimento delle nevi e dalle piogge primaverili. Il suo nome deriva proprio dalla variabilità stagionale del livello dell’acqua, che può arrivare quasi a prosciugarsi in estate inoltrata o nelle stagioni più secche.

Il lago è incastonato in una conca verde ai piedi del Monte Petroso (2.247 m), la vetta più alta del parco, e circondato da boschi, radure alpine e pareti rocciose. È un luogo di grande valore paesaggistico e naturalistico, frequentato da cervi, volpi, cinghiali, aquile e, più raramente, orsi e lupi.

Percorso da Barrea (sentiero E3)

barrea
Wikimedia Commons

Il sentiero che parte da Barrea, uno dei borghi più pittoreschi del Parco, inizia nei pressi della località Fonte Regina. Da qui si imbocca il sentiero E3, ben segnalato, che si snoda dapprima in un bosco misto di faggio, carpino e acero, con pendenza moderata ma costante.

Dopo circa 1h30 di cammino si raggiunge la radura del Vallone della Corte, da cui si apre la vista sulla valle che ospita il Lago Vivo. Qui il paesaggio cambia. Il bosco si dirada lasciando spazio a praterie d’alta quota, punteggiate da cespugli e rocce calcaree. Il sentiero, meno ripido, prosegue in ambiente aperto fino a raggiungere la sponda del lago, situato in una conca verde incastonata tra le vette. Questo tratto finale è uno dei più suggestivi e silenziosi del parco.

Percorso da Passo Godi

L’alternativa al sentiero da Barrea è l’itinerario che parte da Passo Godi, località montana accessibile da Scanno. Questo percorso, leggermente più lungo ma più dolce nella prima parte, segue il sentiero E6, attraversando radure alpine e tratti boscosi panoramici.

Dopo un tratto in falsopiano, si raggiunge il valico tra Monte Iamiccio e Serra Leardi, da cui si inizia a scendere verso il bacino del Lago Vivo. Questo percorso offre una visione dall’alto del lago prima di arrivare sulla riva, ed è particolarmente spettacolare all’inizio dell’autunno, quando il fogliame assume tonalità dorate e rosse. Entrambi i percorsi figurano tra i trekking più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo perché permettono di vivere un’esperienza in uno dei paesaggi montani più incontaminati del territorio.

Sentiero K6 – Monte Marsicano

monte marsicano
Wikimedia Commons
  • Località di partenza: Pescasseroli (AQ)
  • Regione: Abruzzo – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
  • Difficoltà: alta
  • Durata: circa 7–8 ore andata e ritorno
  • Dislivello: circa 1.200 metri
  • Quota massima: 2.245 m s.l.m.
  • Periodo consigliato: tarda primavera – inizio autunno

Il Monte Marsicano è una delle vette più imponenti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Con i suoi 2.245 metri, domina il versante settentrionale del parco e offre un panorama straordinario sulle valli del Sangro, sui Monti della Meta, sul Monte Greco, e, nelle giornate limpide, persino sul Gran Sasso e la Maiella.

Il trekking al Monte Marsicano lungo il sentiero K6 è considerato uno dei più impegnativi e panoramici del Parco, riservato ad escursionisti esperti e ben allenati. L’ascensione attraversa ambienti molto vari. Si parte da faggete fitte e si arriva a creste erbose e affioramenti rocciosi, habitat ideali per lupi, aquile reali, cervi e orsi marsicani. È una delle zone meno antropizzate e più selvagge dell’intero Appennino centrale.

Il percorso escursionistico (K6)

Il sentiero K6 parte da Pescasseroli, in prossimità del centro visite del Parco (Viale Santa Lucia). Dopo un primo tratto su strada sterrata, si imbocca il sentiero vero e proprio che sale ripidamente nel bosco di faggi secolari. Dopo circa due ore di salita si raggiunge il Valico del Passo dei Monaci, a quota 1.900 m circa, dove si inizia a intravedere il crinale sommitale del Marsicano. In questo tratto è possibile osservare marmotte, gracchi alpini e camosci, oltre a rare fioriture endemiche.

Da qui, si prosegue lungo il crinale per l’ultimo tratto fino alla vetta. La salita è faticosa e in parte esposta. La croce metallica in vetta segna la fine dell’itinerario. Il Monte Marsicano rientra in zona A di riserva integrale del Parco, per cui valgono le regole di tutela più stringenti.

Val Fondillo – Grotta delle Fate – Fonte dell’Acqua Sulfurea

Val fondillo
Wikimedia Commons
  • Località di partenza: Opi (AQ)
  • Regione: Abruzzo – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
  • Difficoltà: facile/media
  • Durata: 2,5–3 ore andata e ritorno (in base all’itinerario scelto)
  • Dislivello: moderato (150–250 m)
  • Periodo consigliato: tutto l’anno, preferibilmente da aprile a ottobre

Tra i trekking più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo, la Val Fondillo è una delle aree più apprezzate per le sue caratteristiche naturalistiche, la facile accessibilità e la varietà di percorsi che si snodano nel suo territorio. Si tratta di una valle lunga circa 10 km, incorniciata dai monti Amaro, Serra delle Gravare e Monte Pratillo. È attraversata da torrenti limpidi, faggete rigogliose, sorgenti naturali e praterie di fondovalle.

Questo ambiente, ricco di biodiversità, ospita specie rappresentative del parco come camosci, cervi, volpi, aquile reali, lupi appenninici e numerose specie di farfalle e uccelli.

Il percorso escursionistico: Grotta delle Fate e Fonte dell’Acqua Sulfurea

Il trekking parte dal centro escursionistico della Val Fondillo, situato a circa 2 km da Opi, dove si trova un parcheggio attrezzato, un punto informazioni del parco e servizi igienici. L’ingresso alla valle è libero, ma è richiesto il rispetto delle regole del Parco. Dopo pochi minuti di cammino lungo il sentiero F2, immerso in una fitta faggeta, si incontra un bivio. A sinistra si sale verso la Grotta delle Fate, a destra si prosegue verso la Fonte dell’Acqua Sulfurea. È possibile organizzare un anello escursionistico che comprende entrambe le mete in circa 3 ore complessive.

La Grotta delle Fate si raggiunge salendo lungo un tratto boschivo con lieve dislivello. Si tratta di una piccola cavità naturale, immersa nel verde, legata a leggende locali secondo cui creature misteriose l’avrebbero abitata. Tornando al sentiero principale, si segue il tracciato che costeggia il torrente Fondillo, tra piccole cascate, pozze e ponticelli in legno, fino ad arrivare alla Fonte dell’Acqua Sulfurea. Qui l’acqua sgorga naturalmente con un odore caratteristico di zolfo e si raccoglie in una vasca. Le sue proprietà benefiche erano conosciute fin dall’antichità. Il percorso alla Fonte dell’Acqua Sulfurea può essere allungato verso il Passo del Cavuto.

Mappa Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Mappa Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Wikimedia Commons

Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise meteo Barrea


Meteo Barrea

Uffici Informazioni turistiche versante abruzzese

Centro Visita di Pescasseroli
Via Colli dell’Oro
67032 Pescasseroli (AQ)

Coop Ecotur
Via Piave, 9
67032 Pescasseroli (AQ)

InfoPoint Pro Loco Pescasseroli
Via Principe di Napoli, 13
67032 Pescasseroli (AQ)

InfoPoint Istituzionale Centro Servizi di Ortona Dei Marsi
Piazza Guglielmo Marconi, 1
67050 Ortona Dei Marsi (AQ)

Museo Camoscio
Via Torre
67030 Opi (AQ)

InfoPoint Val Fondillo
Via S. R. Marsicana, 83 – Località Val Fondillo
67030 Opi (AQ)

InfoPoint Pro Loco Opi
Via San Giovanni, 50
67030 Opi (AQ)

Pro Loco Barrea
Via Roma
67030 Barrea (AQ)

Centro Visita di Civitella Alfedena
Via Santa Lucia
67030 Civitella Alfedena (AQ)

Centro Servizi Villetta Barrea
Sede operativa volontariato, formazione e Cea PNALM
Via Roma, s.n.c.
67030 Villetta Barrea (AQ)

Torna in alto