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Che cosa vuol dire Rari Nantes? Origine e significato

Rari nantes
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Nel vasto panorama delle espressioni latine che hanno attraversato i secoli mantenendo intatta la loro forza evocativa, “rari nantes” occupa un posto di particolare rilievo. Breve ma intensa, questa locuzione ha superato i confini della poesia per entrare nel linguaggio culturale, giornalistico e soprattutto sportivo, evocando immagini di resistenza, solitudine e distinzione.

Che cosa vuol dire Rari Nantes?

Nata in un contesto epico, legata alla letteratura augustea, l’espressione Rari Nantes si è caricata nel tempo di significati simbolici profondi, spesso utilizzati per descrivere individui o realtà che emergono — isolati e coraggiosi — in un mare ostile o disgregato. La locuzione rari nantes proviene dal poema epico latino Eneide, scritto da Publio Virgilio Marone nel I secolo a.C. L’opera narra le vicende dell’eroe troiano Enea, esule dopo la caduta di Troia, destinato a fondare la stirpe che darà origine a Roma. Il passo in cui compare questa espressione si trova nel libro I, durante una violentissima tempesta che travolge la flotta troiana nei pressi delle coste africane.

Il frammento originale recita: “rari nantes in gurgite vasto”, che si traduce con “rari nuotatori in un vasto gorgo”. Virgilio descrive con tono drammatico i pochi sopravvissuti che, dopo il naufragio, emergono tra le onde, cercando disperatamente la salvezza. La scena diventa una potente metafora della precarietà umana e della lotta per la sopravvivenza.

Significato e interpretazione

In senso letterale, rari nantes indica “pochi che nuotano”. Tuttavia, l’uso moderno ha traslato il significato dal piano fisico a quello simbolico. Rappresenta coloro che resistono, spesso in pochi, in mezzo a difficoltà enormi o all’indifferenza generale. Il gorgo diventa così metafora delle prove della vita, della società o della storia.

La locuzione è oggi frequentemente usata in ambito giornalistico, letterario o accademico per descrivere persone o fenomeni che emergono isolati in un contesto ostile. Titoli come “Rari nantes nella cultura dell’indifferenza” o “Quei rari nantes della verità” sono esempi comuni che mostrano quanto sia viva l’eco virgiliana anche nel linguaggio contemporaneo.

Rari nantes: una metafora della condizione umana

La zattera della Medusa

L’immagine dei pochi che nuotano nel gorgo ha una potenza archetipica. Non a caso, la si può accostare a miti come quello del Diluvio universale, dell’arca di Noè o dei superstiti in tragedie letterarie. Il raro natante è colui che sopravvive al naufragio morale, civile o spirituale di un’epoca, con tutto il peso della testimonianza.

Dall’arte visiva alla poesia moderna, la figura del sopravvissuto solitario in mezzo al disastro ha ispirato innumerevoli opere. La pittura romantica ottocentesca, ad esempio, ha spesso rappresentato naufragi con pochi superstiti abbandonati al destino: una trasposizione visiva del rari nantes virgiliano. Anche nella musica e nel cinema, la suggestione dell’individuo che si oppone al flusso assume un ruolo centrale.

Le declinazioni moderne: sport, associazionismo e identità

In Italia e in altri Paesi, numerose società sportive, soprattutto legate al nuoto e alla pallanuoto, portano questo nome. È il caso di club storici come Rari Nantes Napoli, Rari Nantes Savona o Rari Nantes Florentia. Il nome richiama non solo l’ambito acquatico, ma anche l’idea di selezione e prestigio: pochi, scelti, capaci di distinguersi nella competizione e nella disciplina.

Queste società, fondate in gran parte tra XIX e XX secolo, adottano la locuzione come emblema di eccellenza e resistenza. L’espressione rari nantes è quindi anche simbolo identitario, evocando uno spirito di perseveranza, sacrificio e stile, che riflette l’élite sportiva ma anche il rispetto per una tradizione culturale classica.

Il tema del naufragio nella letteratura occidentale

Il tema del naufragio ha attraversato tutta la letteratura occidentale: dall’Odissea al Robinson Crusoe, fino al Naufragio con spettatore di Hans Blumenberg. Ogni naufragio è occasione di rinascita, ma anche di separazione dal mondo. I rari nantes sono coloro che non solo sopravvivono, ma assumono anche il peso della memoria del disastro.

Questo motivo continua ad affascinare perché tocca corde profonde. I senso di isolamento, la lotta contro l’inevitabile, la ricerca di un senso nell’abisso. Essere un raro natante significa, in fondo, non solo nuotare per salvarsi, ma anche mantenere una rotta etica in un mondo che tende a sommergere ogni distinzione.

La locuzione rari nantes in gurgite vasto sopravvive da oltre duemila anni perché riesce, con una potenza immaginifica straordinaria, a rappresentare la condizione umana di fronte alla crisi. Che si tratti di poesia, sport, giornalismo o pensiero filosofico, questa immagine continua a descrivere con precisione e nobiltà la figura di chi, in mezzo al caos, sceglie di resistere, di distinguersi, di nuotare.